STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Bene, in questo blog, condividiamo, in sintesi, il valore di una Skill: Comunicare per Motivare, competenza essenziale del programma che proponiamo nei nostri corsi per Trainer Mental Coach
La comunicazione indotta alla motivazione. La comunicazione che diventa funzionale per motivare se stessi e gli altri. Le neuroscienze, il coaching umanistico e la programmazione neurolinguistica (PNL), forniscono contributi essenziali e soprattutto, rappresentano concetti base su cui articolare tecniche e strategie. A seguire ne abbiamo estrapolato diverse.
Tutto ciò che si fa, lo si attua per soddisfare un bisogno, per stimolare le “spinte” che implicano la consapevolezza e la valutazione sulla propria realtà secondo modalità positive o negative. Il nostro cervello si modifica in relazione a due fattori: le informazioni che riceve e la comunicazione con gli altri.
Le parole hanno il potere di modificare fisicamente il cervello, ed è questo il contributo più pertinente che ci forniscono le neuroscienze. Quando ci si occupa di crescita personale, in ambito sportivo, business o life, la comunicazione deve essere strategica, ovvero, deve rendere consapevole chi comunica, delle enormi risorse a disposizione per la reciproca crescita personale e professionale.
Se uno dei nostri obiettivi è quello di stimolare l’auto motivazione di chi condivide con noi valori, progetti di vita sportivi o professionali, è opportuno, quando si comunica, seguire alcuni principi strategici:
– Sistema Visivo = immagini
– Sistema Uditivo = suoni – parole – rumori
– Sistema Cinestetico = sensazioni – il gusto – l’olfatto – il tatto
Le percentuali di appartenenza sono:
Sia ben chiaro, se una persona è Visiva, può elaborare le informazioni anche secondo le modalità degli altri due canali, ma più frequentemente le elaborerà attraverso le immagini. Ognuno di noi all’interno del sistema di appartenenza, ha una sua percentuale personale, che prevale sugli altri. In riferimento ai tre sistemi, attraverso cui si elaborano le informazioni, chiunque si occupi di comunicazione motivazionale, dovrà riconoscere le seguenti caratteristiche:
I Visivi camminano mantenendo una posizione dritta, se seduti, hanno la schiena e il corpo eretti e quando parlano hanno gli occhi rivolti verso l’alto. Hanno una respirazione alta, visibile all’altezza delle spalle. Spesso siedono sulla punta della sedia. Tendono ad essere organizzati, ordinati, metodici, eleganti, si guardano molto allo specchio. Memorizzano vedendo immagini e sono poco distratti dal rumore. Hanno spesso problemi a ricordare le istruzioni verbali perché la loro mente tende a distrarsi. I visivi sono interessati a come le cose appaiono. Per essi, le apparenze sono importanti.
Quando gli uditivi parlano, muovono gli occhi lateralmente. Respirano in posizione toracica. È tipico che parlino interiormente o si distraggano facilmente con il rumore (alcuni muovono le labbra quando parlano da soli). Sanno ripetere facilmente le cose, imparano ascoltando, di solito amano la musica e parlano al telefono. Memorizzano per gradi i procedimenti e le sequenze dei dati. L’uditivo ama sentirsi spiegare le cose e risponde volentieri.
I cinestetici hanno una respirazione bassa, addominale. Spesso si muovono e parlano lentamente. Gradiscono il contatto fisico, apprezzano il cibo. Hanno una gestualità lenta, siedono comodamente. Memorizzano facendo qualcosa. Non badano all’aspetto, ma alla comodità delle cose che indossano. Se sono coinvolti in un programma, si interessano ai particolari e seguono ogni dattaglio. Il sistema cinestetico è più lento degli altri. La valutazione dell’esperienza per un cinestetico avviene solo con la sperimentazione pratica diretta.
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